giovedì 2 dicembre 2010

Banalità?

a volte ho paura di non avere nulla da raccontare e di essere banale.
ma poi penso che questo diario è un diario fatto di me e della mia vita, del mio uomo e dei nostri gioielli. e tutto questo è tutt'altro che banale.
c'è chi sa scrivere bene, chi sa usare le parole come pennelli che scivolano su di una tela, chi sa usare bene l'ironia e chi ha capacità descrittive capaci di trasportarti, con la lettura, in mondi nuovi ed incantati.
Io so solo raccontare di me e della mia vita. a modo mio. e quando ho deciso di aprire questo blog l'ho fatto soprattutto perchè pensavo potesse essere lo strumento giusto per fermare la memoria, per ritagliarmi dello spazio nel tempo che corre inesorabile e bloccare quei momenti unici, fatti di quotidianità.
Ho riletto a ritroso i (pochi) post scritti da un anno e mezzo a questa parte, e mi si è riempito il cuore nel rivivere emozioni che, sopite in fondo all'anima, si sono ravvivate al ricordo.
Il test di gravidanza, le ecografie, i momenti difficili, il natale, la crescita del Nano, l'arrivo della Polipetta. Gli alti e bassi di una vita normale. Ma non banale.
Perchè, anche se a volte sono così stanca che vorrei mandare tutto a quel paese, poi mi ritrovo nel bel mezzo della notte a sentire i rumori ed i profumi della mia casa, fatti di un marito che mi ama come non mai, due cuccioli d'uomo che profumano di borotalco, del pane caldo appena sfornato... e penso che di strada ne ho fatta per arrivare sin qui, e sono ricca di questa felicità così semplice. così vera..

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