E come al solito, ciclicamente ci ricasco. Voglio convincermi che non mi interessa, che sono superiore a questi meccanismi di nepotismo e leccaculismo.
Ed invece sistematicamente mi prendono l’anima e mi graffiano il cuore.
Nutrivo qualche speranza (perversa?) di un minimo riconoscimento, stanti gli ultimi avvenimenti. Ed invece, l’ennesima conferma: non ne vale la pena.
Cosa mi fa stare più male? Guardare il mio passato, soffermarmi su quanto dato e constatare di essere rimasta con un pugno di mosche. In questi momenti vorrei lasciar da parte la mia parte filosofica e far prevalere la razionalità. E concentrarmi su quello che ho, su ciò che ho realizzato sin d’ora, sui lati positivi. Concentrarmi sulla felicità. Eppure la sento sempre più fugace, per quanto io la cerchi.
E ci ho pensato e ripensato. Ho voluto scavare a fondo a questo mio male che mi mangia. E forse una risposta potrei trovarla. O forse si tratta solo di ammettere a me stessa che cos’è che mi fa davvero male. Smetterla di dare la colpa agli eventi esterni e affermare, in maniera schietta e netta, che il problema è solo uno: patisco del mio fallimento professionale.
Avevo immaginato un’altra sorte, un altro cammino. Ed invece, dopo aver corso per tanto tempo, dopo essere stata abituata a sentirmi “importante”, “brava”, sempre sul pezzo, adesso avverto tutto il peso di questo vuoto che mi circonda. E forse, quello che più mi ferisce, è la consapevolezza di non avere alternative, di dover assecondare la situazione, di dover accettare. E di puntare allo stipendio di fine mese. E’ così arido. Fa così male.
Ma è necessario che io sia realista, che la smetta una volta per tutte di sognare ed illudermi.
Devo accettare e farmi forte e affrontare un futuro lavorativo che non avevo programmato andasse così… ma che è stato più forte delle mie volontà.
Alla fine, ognuno è artefice del proprio destino. Ed io 4 anni fa ho fatto una scelta.
già. e non sempre basta sentirsi raccontare che "il succeso l'hai avuto e l'hai nella vita privata, con due bambini meravigliosi ed un uomo che ti ama, e tanti amici, etc etc".
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